Adagiato sulle pendici del Monte Coppolo, a 900 m. sul livello del mare e a 9 km dal capoluogo, San Donato segna l’estremo limite occidentale del territorio comunale.
Il cuore della frazione è rappresentato dalla Chiesa omonima, che ospita al suo interno antichi affreschi e pregevoli opere d’arte tra cui il crocifisso e l’altare lignei opera del maestro Antonio Bottegal, originario proprio di questa località.
Dal paese si snodano passeggiate ed itinerari di diversa difficoltà che regalano scorci di grande bellezza e suggestione e che permettono la scoperta di un territorio ricchissimo di storia sin dall’epoca romana. Basti pensare che qui (località di Piasentot) a partire dal 2000 è stata rinvenuta una necropoli da cui provengono i preziosi oggetti ora esposti nel Museo Civico Archeologico di Lamon.
Punto di passaggio della Via Claudia Augusta Altinate, San Donato è stato luogo di ritrovamento di numerosi altri reperti di straordinario valore. Tra tutti si ricorda il Calice del Diacono Orso, rinvenuto nel 1836 ed ora esposto al Museo Diocesano di Arte Sacra di Feltre: un manufatto in argento del VI secolo d.c., ritenuto il più antico calice eucaristico dell’intero Occidente.