Tra il Settecento e il secolo scorso numerose località del territorio lamonese sono state teatro di molteplici ritrovamenti archeologici di diversa epoca.
In particolare nella zona di San Donato, nella parte terminale del tragitto della cosiddetta “Via Pagana”, da un secolo e mezzo a questa parte sono venuti alla luce reperti estremamente significativi: basti pensare alle due monete di Costantino I rinvenute nella grotta del “Bus de la bèla”, o alla necropoli venuta alla luce in località “Piasentot” a partire dall’aprile 2000.
Reperti sono emersi anche in altre aree del territorio comunale, si pensi al centro di Lamon.
Da fine Ottocento tra la sommità del colle di San Pietro e le aree a ridosso del paese furono ritrovati - tra gli altri - monete imperiali, frammenti di statue, resti di sepolture, monili.
Sono testimonianze che aiutano a comprendere quanto la zona fosse importante e caratterizzata in epoca romana da un insediamento consistente, giustificato forse dal passaggio di una strada importante come la Via Claudia Augusta.